icerbox Funiciello Machiavelli by Unknown

autore:Unknown
Format: epub
ISBN: 9788858698020

9. Piccolo vademecum machiavelliano per il consigliere

Bisogna saper osservare un leader. Il proprio e gli altri leader, con cui il proprio è sempre in competizione, anche quando è momentaneamente alleato con uno o più di loro. Bisogna conoscerlo a fondo. Sapere che studi abbia svolto o non abbia svolto, tenere costantemente presente il suo background sociale e territoriale, apprendere minuziosamente come ragioni, quali schemi logici applichi con maggiore frequenza, chi siano i suoi maestri, ammesso che ne abbia, quali le sue preferenze estetiche (anche pessime), quali tic, quali debolezze attanaglino il suo cuore, quali siano le persone influenti presso di lui, e cercare di capire tutto questo entrando in contatto con chi lo conosce da tempo, leggere ogni cosa sia stata scritta su di lui e andare alla ricerca di occasioni per incontrarlo di persona.

Nel 1522, dieci anni dopo aver perso il lavoro a Palazzo Vecchio, Machiavelli stende un breve rapporto a un amico in procinto di partire per una missione diplomatica: il Memoriale a Raffaello Girolami quando ai 23 d’ottobre partì per la Spagna all’imperatore. I Girolami sono una delle più antiche e nobili famiglie di Firenze, da cui discende anche san Zanobi, patrono dell’arcidiocesi fiorentina. L’imperatore è quello del Sacro romano impero Carlo V d’Asburgo, anche re di Spagna, Napoli, Sardegna e Sicilia.

Scrive Maurizio Viroli nella sua bella biografia di Machiavelli: «È facile immaginare con quale stato d’animo scrisse quei consigli per un giovane scelto per una missione che egli aveva desiderato più di ogni cosa… Eppure, distillò in quelle poche pagine il meglio della sapienza diplomatica che aveva accumulato quando toccava a lui l’onore di rappresentare la repubblica presso i potenti d’Europa».

La prima parte del Memoriale è una sorta di breviario del perfetto diplomatico, con un elogio della «reputazione» che si conquista grazie a una condotta encomiabile presso le corti estere e un avviso a utilizzare come alfa e omega del proprio incarico «il giudizio» e «la coniettura». Verso la fine, il segretario fiorentino si produce in una sintetica nota metodologica sul come imparare a conoscere e, quindi, a descrivere la leadership dell’imperatore nei dispacci che Girolami dovrà inviare con regolarità a Firenze. Vale la pena rileggere come, secondo Machiavelli, l’amico dovrà saper «osservare la natura dell’uomo» Carlo d’Asburgo.

Anzitutto, quando si entra in contatto con un leader, è essenziale verificare se questi «si governa o lasciasi governare». Chi osservi un leader deve capire se egli agisca in modo indipendente o se sia eterodiretto o condizionato da qualcuno, sia esso un alleato politico, un consigliere o un parente. Se un leader non è autonomo, in modo assoluto o in relazione a certe particolari questioni, è molto più conveniente entrare in contatto con chi lo condiziona o lo dirige dall’esterno.

A questo punto, Machiavelli suggerisce di verificare se sia «avaro o liberale», se preferisca «la guerra o la pace», se sia mosso dalla «gloria» o da «altra sua passione». Tutte caratteristiche che possono aiutare a comprendere la personalità di un leader. È altrettanto utile, poi, verificare «se i popoli lo amano»: il tema del consenso, si sa, torna sempre nelle analisi machiavelliane sulla leadership.

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